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Editto I

by UKAZE

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1.
Impersonale 01:33
Parli di me, questo lo so, mi pare chiaro: alludi a fatti ben noti, che io già conosco. Mi sembra che ammetterlo ti crei imbarazzo: sono il soggetto del tuo discorso, non negarlo. Non dovresti nascondere il malcontento che nutri per me. Preferirei sapere che ho il tuo disprezzo invece che vederti esitare, fare il vago. Eccomi qui, questo sono, senza bisogno di piacerti o no: parli con me, parla sincero.
2.
Certo ha un peso ammettere di essere stato debole, ma a chi non è mai successo? Non occorre che tu sia sempre all'altezza: inciampando sulla via, così stai imparando. Forte, prode, fiero: ecco un uomo stupido. Non serve fingere, non fa presa su di me. Impara come cadere: è un buon modo per evitare di farsi male.
3.
Tu, artista 01:23
Tu, artista, il tuo vessillo: la vanità. Credi di esser nel giusto in ogni atto, con ogni gesto: forse ti sopravvaluti. Tu, artista, valore aggiunto alla società. Tu puoi dirci cosa è bello: c'è tanto cuore, ma dove è il cervello? Forse nemmeno lo sai. Ti ci vorrebbe un grande bagno di umiltà, un impatto frontale contro la realtà.
4.
Faccio muro 02:17
Non puoi pretendere supporto a un'idea che nemmeno mi appartiene. Non vuoi ascoltare, parli solo per convincere quando è meglio tacere. Non ho più tempo per te, lascia perdere: io non sono un libro che puoi riscrivere. Tu sei convinto che chiunque sia influenzabile, ma è solo la tua opinione. Alza pure la voce, resta il fatto che faccio muro alle tue idee, meglio andartene.
5.
Vigile, complice, servile: vedi il male anche dove non ce n'è, dietro gesti inoffensivi che per te sono già minacce. Puntare l'indice vuol dire sottintendere un giudizio morale. Un delatore, è questo che sei, per natura e indole. Prediche, critiche, regole, rigore: un mare verde di bile in cui affogare.
6.
Alla testa 01:44
Se mi vuoi colpire tu punta alla testa, lascia stare tutto il resto: non c'è parte del mio corpo che valga di più. La tempia, vai deciso lì, la tempia, un solo colpo. Metti tu a tacere questi miei pensieri, ne fan tanto di rumore, li copra un silenzio tale che scompaiano. Vai deciso lì, la tempia, un solo colpo. Ti lascio in dono il mio rumore, che tormenti te: i dubbi, i volti, le voci ti seguano.
7.
Segno nero 01:43
8.
Palude 01:29
Un altro passo e poi mi chiedo: che cosa troverò sul mio sentiero? E' terra bagnata, una palude torbida ed insidiosa. In qualche modo ne uscirò, in qualche modo ne uscirò. Un passo, un altro, il suolo tornerà di nuovo asciutto. Vado avanti, non sarà la melma a bloccarmi qui, presto lascerò tutto questo fango alle mie spalle: vado.
9.
Puoi lodarmi quanto ti va, tanto non vorrei mai essere al tuo fianco. Cambi pelle, resti serpe. Il contesto non conta poi tanto, il vero problema sei tu, chiaro? Cambi pelle, resti serpe.
10.
Ormai si è fatto tardi, non hai più le stesse possibilità di una volta: è così, sprecare tempo ha un suo costo. Era un castello di cartapesta, conti le occasioni ma non le riavrai: sogni, ma sei fermo là. Se non vuoi rischiare poi non piangere, impara dagli errori o resta in lacrime.
11.
Domani niente, pensa ora: cosa conviene? Cosa si fa? Evito la fuga, scarto la resa: non sono idee valide. Non ho alcun problema con la società: è solo un mio problema. Non mi aspetto nessun lieto fine, vorrei solo poter comprendere come si sta in pace col presente.
12.
Con tutto il nostro scetticismo quasi ostentato, la nostra scarsa tolleranza nell'accettare che il vuoto avanzi indisturbato. Noi, barriere umane, fronte comune. Tutte le strategie adottate per superare i vincoli delle distanze, pur di trovarci: noi, famiglia poco convenzionale, noi, mai soddisfatti di ciò che viene. Incassiamo gli stessi colpi, ma non per questo permettiamo al grande vuoto di prenderci per mano.

about

Recorded by Leg in our practice room during October / November 2021.
Mastered by Mitch in March 2022.
Artwork by Alison Ford.

UKAZE are:
Cola - Guitars | Lepo - Bass | Leg - Drums | Fra - Vocals

credits

released March 30, 2022

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UKAZE Fano, Italy

DIY hardcore band from Fano, Italy.

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